Cima verso Bruxelles, il primo ministro durante la linea della severita. «La Nato si e ricompattata»
Mario Draghi vestira i panni del conciliatore frammezzo a il responsabile russo Vladimir Putin e il organizzatore ucraino Volodymyr Zelensky. «E indovinato un mio spedizione a pizzetto, lo stanno organizzando», ha informato il premier italiano lasciando il riunione d’emergenza dell’abbinamento europea intitolato alla peggioramento ucraina. Draghi, cupo in i venti di contesa, non vede «segnali seri di de-escalation» da pezzo dei russi. E per maggior mente ha risoluto di allettare – aggiornato della condizione dal sacerdote degli Esteri Luigi Di Maio durante mattino per moschetta attraverso un abboccamento insieme il adatto integrato Sergej Lavrov – un’operazione diplomatica durante tentare per riannodare i fili del chiacchierata.